INFORMATIVA ANTIMAFIA INTERDITTIVA E’ LEGITTIMA QUALORA EMERGA UN CONTESTO AMBIENTALE DAL QUALE AFFIORINO EVENTUALI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE MAFIOSA – Ordinanza TAR Catania, sez. IV, Ord. 29.05.2017, Pres. Pennetti, Rel. Burzichelli
TAR Catania, sez. IV, Ordinanza 29.05.2017, n. 362
INFORMATIVA ANTIMAFIA INTERDITTIVA – SUFFICIENZA, AI FINI DELL’ADOZIONE DELL’INFORMATIVA ANTIMAFIA INTERDITTIVA, DEL PRINCIPIO DI CONTIGUITA’ CON SOGGETTI CHE GRAVITANO ATTORNO ALLE ASSOCIAZIONI CRIMINALI
Ai fini dell’adozione di una legittima informativa antimafia interdittiva, risulta sufficiente
un principio di contiguità con soggetti in qualche modo gravitanti nell’orbita di associazioni criminali quando, dalla pluralità di indagini di polizia, emergano elementi che depongono per la possibilità di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa.
Nota:
Il TAR ha rigettato l’istanza di sospensione cautelare dell’informativa antimafia interdittiva emessa dalla Prefettura, nonché del decreto dell’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, e la richiesta di condanna dell’Amministrazione intimata al risarcimento del danno.
Il Collegio ha ritenuto insussistente il prescritto requisito cautelare atteso che risulta sufficiente, ai fini dell’adozione di un’informativa antimafia interdittiva, un principio di contiguità con soggetti in qualche modo gravitanti nell’orbita di associazioni criminali. Al riguardo ha evidenziato che: a) al ricorrente è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Gamma Interferon”; b) l’operazione ha coinvolto numerosi soggetti, alcuni dei quali facenti parte di un’organizzazione criminale operante nel territorio dell’Ente Parco dei Nebrodi; c) l’operazione ha anche coinvolto soggetti, cui è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora e la custodia cautelare in carcere, già destinatari di informative antimafia interdittive; d) il ricorrente è stato deferito all’autorità giudiziaria in data 12 febbraio 2015 per diffusione di malattie degli animali e truffa aggravata in concorso con due veterinari che sono stati destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari e di quella della sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio nell’ambito della menzionata operazione “Gamma Interferon”; e) in data 12 maggio il ricorrente è stato segnalato per i reati di truffa aggravata in concorso, falsità ideologica e altro. A giudizio del TAR emerge un contesto ambientale che depone per la possibilità di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa, di talché non meritano di essere censurati i provvedimenti assunti dalle Amministrazioni intimate.
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